
Nuove immagini per la TRANSIZIONE. SuSy BMC, per un modello di business Sistemico e sostenibile
Gli autori Habib Sedehi e Mauro Moretto hanno preso spunto da un project work prodotto per il Master in Management della Sostenibilità dell’Università Lumsa di Roma, per sviluppare un percorso culminato nell’articolo pubblicato per il n.3/2025 della Rivista Impresa Sociale “Con il pensiero sistemico il business diventa sostenibile” (www.rivistaimpresasociale.it/rivista/articolo/con-il-pensiero-sistemico-il-business-diventa-sostenibile ) di cui questo post – di Mauro Moretto – riassume il senso e l’utilità per chi lavora per realizzare la transizione ecologica e aiutare le persone a cogliere i vantaggi di questo momento di passaggio.
La Transizione è un cambiamento epocale, un cambiamento strutturale che smuove dalle fondamenta la nostra civiltà e con essa, anche le sue (e nostre) basi culturali. In particolare quelle dell’epoca industriale e contemporanea. Per la transizione al nuovo modello basato sulla sostenibilità – economica, ambientale e sociale – servono nuovi concetti economici e una nuova cultura dello sviluppo. In primis per emanciparci dalla preponderanza culturale della dimensione meramente economica nell’attuale modello economico lineare e fare spazio anche alle altre due dimensioni della sostenibilità (sociale e ambientale).
Cruciale è cogliere la dimensione sistemica della realtà che ci ospita e quindi anche della transizione e altrettanto cruciale, è la Transizione dal pensiero lineare e meccanicistico a quello sistemico, capace di cogliere la complessità e le sue logiche di funzionamento.
Il pensiero sistemico mira alle relazioni e alle interconnessioni tra i vari ambiti, piuttosto che analizzarli singolarmente. Un problema non è scomponibile come un mobile ikea in sottoproblemi, come ci siamo illusi nella lunga epoca del pensiero lineare, un problema è parte di un sistema più ampio dove l’intero è maggiore della somma delle sue parti.
La comprensione e una possibile soluzione del problema quindi, è nelle relazioni, nei circoli di retroazione e nelle strutture che generano i comportamenti.
Se il testo scritto funziona bene per esprimere concetti e significati nell’ambito del pensiero lineare, perché esso stesso sequenziale e lineare, le immagini permettono di far “apprezzare tutti i dettagli in un colpo solo”, così come consente di evocare relazioni, sensazioni, emozioni.
Le immagini sono in grado di esprimere e comunicare il pensiero sistemico e funzionano meglio delle parole. Pensare per sistemi è particolarmente utile nelle fasi di cambiamento, perché si tratta di un approccio nuovo e di rottura rispetto al passato, idoneo ad immaginare, visualizzare e guidare il cambiamento.
Il Business Model Canvas o BMC, è uno strumento di Business Design, strategico molto usato con i neo imprenditori o aspiranti tali, che utilizza il linguaggio visuale per creare e sviluppare modelli di business. Uno strumento quindi che aiuta la progettazione di un’organizzazione allo stato nascente. Esso tuttavia esso sottende una visione del tutto lineare e meccanicistica dell’organizzazione e dell’impresa.
Con il nostro contributo con questo lavoro mira a contribuire ad evolvere il BMC in senso sostenibile e sistemico: la nostra proposta si chiama “Su-Sy BMC” e consiste nel rendere sostenibile e sistemico il BMC anche mediante la metodologia della Dinamica di Sistemi (System Dynamics-SD). Un approccio tecnico e matematico ma che, occupandosi di sistemi umani e sociali, è anche psicologico, cognitivo e sociologico.
Il Su-Sy BMC, messo a punto per esplorare le dimensioni “ESG” del modello di business, vuole essere uno strumento utile per questa epoca di transizione, in particolare per quelle aziende più sintonizzate nello spirito di cambiamento verso il paradigma della sostenibilità.
Uno strumento per esplorare anche lo spazio sconosciuto, esterno all’organizzazione, che tuttavia è fondamentale per essa e per la sua speranza di futuro perché contiene le minacce peggiori e le opportunità migliori per l’impresa e che per questo motivo non può assolutamente essere ignorato.
L’obiettivo generale del modello e del metodo proposto è dare, attraverso il pensiero sistemico, un contributo alla “ricostruzione” delle immagini che nel nostro immaginario, descrivono l’economia, la cultura, le organizzazioni e di farlo in un ambito cruciale come quello della progettazione di quest’ultime. Immagini coerenti con il nuovo paradigma della sostenibilità, intrinsecamente sostenibili.